Uova al fipronil: da lunedì controlli in via cautelativa
In pochi giorni la vicenda delle uova al fipronil si è trasformata in uno scandalo comunitario aggravato dalle scarse comunicazioni tra le autorità, dettato da interessi nazionali e la scarsa attenzione alla salute dei consumatori. Il caso delle uova al fipronil è nato il 22 luglio scorso nelle campagne del Gelderland, la zona rurale più ad est dei Paesi Bassi e della provincia di Anversa, in Belgio. Le autorità hanno fatto irruzione in diversi anonimi capannoni dell’industria agro-alimentare locale, cercando conferme a un’informazione che il procuratore di Anversa aveva sul tavolo già da tempo: la presenza di uova contaminate da un pesticida vietato, l’ormai noto fipronil, un prodotto ampiamente utilizzato per animali domestici ma vietato nell’industria alimentare e classificato dall’Oms come “moderatamente tossico” per gli esseri umani.
Quelle uova, avrebbero poi accertato nelle Fiandre, provenivano da allevamenti olandesi. Il composto utilizzato non sarebbe stato pesticida al 100%, ma una miscela di insetticidi consentiti e di fipronil. Se il pericolo per la salute è rimasto comunque sotto la soglia di rischio, l’incidente con l’azienda di provincia è diventato un caso continentale. La preoccupazione del governo dell’Aja non è solo la salute ma l’immagine, l’economia e l’affidabilità del Paese che sono stati pesantemente intaccati da questa vicenda. Nessuno sa esattamente quante uova siano state distrutte e quante galline abbattute senza contare il disastro economico per il settore. Una situazione che getta pesanti ombre sul rispetto degli standard europei e che rischia di minare la fiducia tra autorità nazionali.
Nessuna segnalazione sul territorio regionale Lombardo
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ha dichiarato che: “In merito al caso delle uova contaminate dall’insetticida Fipronil, Regione Lombardia non ha ricevuto alcuna segnalazione di anomalie sul territorio regionale, da parte degli Uffici veterinari per gli adempimenti degli obblighi comunitari (Uvac) del Ministero della Salute”. Nonostante la mancanza di segnalazioni si è deciso che da lunedì prossimo, in via cautelativa, si è deciso con il Ministero, d’intesa con Regione e con i Carabinieri del Nas, di attivare un piano di campionamenti su uova, ovoprodotti e carni di pollame per la ricerca della sostanza. I controlli in ambito dell’utilizzo delle uova e dei suoi derivati è dunque unicamente a scopo cautelativo.