img_5586-324x287 Romagnoli fino al 2022! Per il Milan il rinnovo del difensore è una boccata d'aria in un abisso di incertezze Calcio Prima Pagina Sport   Milano-Finalmente una buona notizia, di quelle che fanno rumore e spostano gli equilibri. Il Milan ha comunicato ieri, con un video sui propri canali social, l’ufficializzazione del rinnovo di contratto di Alessio Romagnoli fino al 2022, spegnendo sul nascere le voci di un possibile addio del difensore.

Una questione di scelte

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Alessio e la dirigenza avevano già un accordo da alcune settimane, prima che i giocatori partissero per le amichevoli delle rispettive Nazionali: Fassone e Mirabelli ascoltavano le voci di mercato che si susseguivano, alcune lo volevano vicino alla Juventus, altre all’estero, e ne sorridevano, sapendo che questo giorno sarebbe arrivato presto. L’intenzione di entrambe le parti, di Romagnoli e del Milan, è quella di continuare a lottare insieme con la nuova mentalità instillata a Milanello da Gattuso per riportare i rossoneri nell’orbita del calcio europeo e mondiale.

Un segnale forte

Questo rinnovo è prima di tutto un forte segnale mediatico e psicologico verso tutti coloro che avevano parlato di un gettate le armi imminente dalle parti di Milanello. La sentenza dell’Uefa, prevista per il 19 giugno, fa pendere la propria spada di Damocle sulla testa di un Milan speranzoso di poter giocare la competizione europea conquistata sul campo e, sopratutto, di non perdere quell’appeal mediatico ed economico che ne deriverebbe. Il piano per rinascere anche senza l’europa c’è ed è ben presente nella testa dei dirigenti rossoneri, ma aver di fatto incatenato Romagnoli a Milanello è un atto di forza inaudito per una società che non sa che cosa ne sarà del suo futuro. L’appeal del Milan è sempre più vivo, aspettando la sentenza Uefa.

Per un rinnovo, due cessioni

Al rinnovo di Romagnoli corrispondono due probabili e possibili addii che al Milan interpreterebbero in maniera contrastante: Ricardo Rodriguez, come raccontato stamane dalla Gazzetta dello Sport, ha tantissimi estimatori, sopratutto in Germania (Bayern e Borussia Dortmund) e per 15 milioni i rossoneri potrebbero decidere di cederlo. L’alternativa si chiama Cristiano Biraghi e i contatti con il suo agente sono attivi ormai da tempo. L’altra cessione, dolorosa ma intelligente, potrebbe essere quella di Suso: secondo Cadena Ser, organo di informazione spagnolo, il Cholo Simeone si è mosso in prima persona per portare a Madrid il numero 8 di Cadice e l’Atletico sta valutando se versare nelle casse rossonere i 38 milioni previsti per la clausola rescissoria.

Quei magici 40 milioni

40 milioni e Suso potrebbe dire addio alla causa rossonera, alle foto postate sui social e a tutte quelle belle parole spese per il progetto futuro dei rossoneri. Un sacrificio che il Milan farebbe a cuor leggero se i soldi investiti dall’Atletico potessero essere girati in toto al Lione per assicurarsi Memphis Depay. L’ala sinistra del Lione piace a Mirabelli e fa sognare i tifosi: lunedì il DS rossonero era a Torino per seguirlo da vicino contro l’Italia di Mancini e si vocifera ci sia stato un primo approccio. Il Lione lo valuta 40 milioni, guarda caso il prezzo della clausola di Suso.

Paolo Maldini e Elliott

Ha parlato anche Paolo Maldini ai margini dell’evento benefico Football Legends Golf: “Elliott? Per quanto ne so non c’è niente, mentre sono felice per Gattuso: sta costituendo un punto di riferimento per la società. Il rinnovo di Romagnoli è un bellissimo segnale, non ci sono tanti prospetti al suo livello in quel ruolo.” Un attestato di stima che corrobora ancora una volta la tesi secondo la quale Alessio, numero 13 ed erede di Alessandro Nesta, sarà una colonna portante del Milan che verrà.

 

Simone Mannarino
Dottore in Storia con specializzazione in storia del Giornalismo alla statale di Milano e aspirante giornalista, ricerca un approccio diverso ai fatti e ai contesti in cui si sviluppano. Innamorato del calcio e dello sport in generale, collabora con NumeroDiez e ZoomMilano tra un viaggio e l'altro.

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